Il coraggio di non lasciarsi scoraggiare
Con emozione pubblico un articolo scritto da una carissima amica e sorella che condivide il desiderio e la voglia di scrivere... finalmente possiamo leggerti!! Grazie!
Sì, ci vuole proprio una bella dose di coraggio anche per
affrontare le piccole sfide quotidiane, perché spesso siamo immersi in una
coltre nera che ci avvolge completamente..difficile uscirne! Ma ne vale la pena
perché vuol dire aprire gli occhi e accorgersi di avere davanti un mondo
che a volte può anche volerci bene e sorriderci, senza cambiare grandi cose
nella nostra routine, solo qualcuna. Voglio farvi un esempio.
Noi giovani universitari sappiamo bene che gennaio e febbraio possono essere
mesi piuttosto difficili, in cui bisogna zoppicare da un esame all’altro, da
un’aula studio ad un’altra. Ebbene mi sono ritrovata a studiare con una ragazza
che frequenta il mio corso di studi, con cui mi sono trovata molto bene, si
chiama Alaa ed è siriana. Spesso non mi è così evidente il motivo per cui sto
studiando, troppe volte lo perdo di vista, ma altrettante volte è lei a
ricordarmelo. Alaa è arrivata in Italia meno di due anni fa, scappando sola da
Damasco perché sua mamma e i suoi fratelli erano già qui ad aspettarla. Alaa a
Damasco studiava letteratura araba ma le bombe le rendevano impossibile farlo.
Alaa ama il suo paese ed è lì che vuole vivere. Tra una pausa studio e l’altra
ci scambiamo qualche battuta per conoscerci meglio, qualche abitudine strana,
qualche risatina che a volte mi scappa quando usa “dispresso” al posto di “depresso”
e mi fa venire una gran voglia di caffè espresso!
Altre volte mi racconta che la notte non è riuscita a dormire perché la sera
prima ha guardato il telegiornale della Siria oppure le colgo un’espressione
assorta nel volto quando con una domanda la costringo a ripensare al suo passato e non mi azzardo a fargliene tante altre per non arrecarle altro dolore.
Dopo questi momenti lei ritorna concentratissima nello studio, perché Alaa
l’obiettivo ce lo ha chiaro e ben presente. Per lei è un’opportunità
grandissima quella di studiare, mentre sua mamma si barcamena tra il lavoro,
l’imparare una lingua nuova e tenere insieme la sua famiglia.
Ammiro il suo desiderio di imparare più cose possibili per ritornare al più
presto in Siria e metterle in pratica. Adoro la sua determinazione, il fatto
che non si lascia fermare dai brutti pensieri, dagli ostacoli che la vita le ha
messo e a volte continua a metterle davanti, guardo i suoi occhi e
immediatamente mi è chiara una cosa: AMA
LA VITA.
Ognuno di noi si trova a dover affrontare una vita a suo modo complicata, a
volte noi stessi ci inseriamo complicazioni inutili tra cui le innumerevoli
ansie e preoccupazioni, la paura di non essere amati o la semplice agitazione
per un caffè di troppo. Ma perché?!?
Qual è il vero obiettivo della nostra vita? Domanda da mille punti!
Chiara Corbella diceva: “L’importante
nella vita non è fare qualcosa, ma nascere e lasciarsi amare”.
Così davvero, rivedo in Alaa un amore puro ed essenziale, verso se stessa,
verso la sua famiglia e il suo paese, verso i suoi obiettivi e la sua vita
nelle sue mille sfaccettature!
E ripenso alle parole di Madre Teresa di Calcutta: : “Ama la vita così com’è. Amala quando ha senso o quando sembra non
averlo neanche un po’. Amala seppure non ti dà ciò che potrebbe, amala anche se
non è come la vorresti. Ma non amare mai senza amore. Non vivere mai senza
vita!”
Francesca
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