Stringi le chiappe! La regola d’oro per una vita equilibrata
Già i filosofi antichi avevano individuato nella volontà di mantenere
sempre un equilibrio nella vita una delle cose più difficili da mettere in
pratica per l’uomo. Chi ha studiato greco sa di certo che la trasgressione peggiore
per la cultura greca era il peccato di ὕβϱις, ovvero di tracotanza, di chi agisce senza misura,
senza alcun equilibrio per l’appunto. Così la pensa anche Aristotele che scrive:
«μέσον τε καὶ
ἄριστον», cioè “ciò che sta nel mezzo è
la cosa migliore”, ma anche Orazio: «est
modus in rebus» (“c’è una misura nelle cose”) e Ovidio: «medio tutissimus ibis» (“stando nel
mezzo camminerai sicurissimo”). Lo stesso proverbio latino «in medio virtus stat» (“la virtù sta nel
mezzo”) richiama proprio questa continua ricerca dell’uomo di trovare il
proprio equilibrio.

Rimanere è l’azione decisa di chi sceglie di stare, o meglio di
starci. Starci dove? Forse in questo presente che a volte è trascurato per le
nostalgie del passato e per le paure del futuro. O forse in certe relazioni con
amici che sono partiti per un lungo viaggio o che sono fisicamente vicini ma
così lontani nel cuore e nei pensieri. Starci, sì. Ci vuole anche perseveranza
e fiducia, tanta fiducia. Ma d'altronde chi ha mai detto che sarebbe stato
facile? Lo cantano anche i mitici Coldplay in "The scientist" : «Nobody said
it was easy» e hanno ragione!
Perciò:
- regola numero 1: dubitare di chi la fa sempre troppo semplice,
- regola numero 2: ricordarsi di farsi qualche grassa risata ogni tanto,
- e infine: “Stringere le chiappe!” 😆👌.
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