Chi ci salva la vita
Un pomeriggio ho chiesto
ai miei ragazzi: per chi e per cosa vivete?
Ci sono domande che pur
nella loro semplicità e sinteticità sanno aprire voragini dentro il cuore
lasciando interdetti e senza risposte immediate. Di queste domande se ne
trovano tante nella Bibbia: nel giardino dell’Eden, Adamo, spogliato dal
peccato, si sente dire: «Dove sei?»[1], nel Nuovo Testamento Gesù
chiede ad alcuni che vorrebbero seguirlo: «Che cosa cercate?»[2] e in un’altra occasione domanda
ad un cieco dalla nascita: «Che cosa vuoi che io faccia per te?»[3]. Cosa pensare di fronte a
tanta profondità? Sempre più mi convinco che per una vita di senso non siano
fondamentali solo delle buone risposte ma anche delle domande giuste al momento
giusto.

La verità è che nemmeno
io saprei rispondere con chiarezza alla domanda sui grandi perché. Ma sento che
la ricerca di una risposta mi permette di guardare la quotidianità e gli
incontri con occhi diversi. Che cos’è dunque quest’ora, questa giornata,
questa vita se non l’interminabile verificarsi della possibilità di essere
salvati e di salvare? Forse allora ai miei ragazzi direi che è per questo
che vivo nei miei momenti migliori: per poter vedere, toccare e stare nelle
infinite storie di salvezza offerta e ricevuta in questo tempo prezioso che mi
è dato di dominare.
Grazie ai tanti salvatori
e salvatrici di questo bello e variopinto mondo.
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