Cambia il divano con un paio di scarpe!

Ogni giorno percorrevamo circa 25/30 km, e fin dal primo giorno la mancanza di allenamento si è fatta sentire: ho cominciato a sentire dolore alle ginocchia, e facevo fatica a piegare le gambe. Non era un dolore invalidante, però era un dolore che mi rallentava, e mi ritrovavo puntualmente in fondo al gruppo. Ognuno di noi faticava, chi più chi meno si sentiva dolorante per i passi fatti. Ho sperimentato un profondo senso di cura da parte del gruppo: oggetti prestati, attenzioni, tanti “come stai?”. C’era sempre qualcuno che mi aspettava, o che andava al mio passo. Abbiamo vissuto la bellezza di condividere la fatica, e mi ha stupito come nel nostro istinto di persone umane ci sia un così profondo senso di solidarietà. Dentro di noi c’è una bellezza immensa! Ci viene spontaneo prenderci cura l’uno dell’altro, non appena abbandoniamo tutto il superfluo, i nostri confort ed egoismi. Questo cammino fatto in gruppo mi ha ricordato come le relazioni siano il centro della nostra vita: il dolore fisico scompare, se c’è qualcuno vicino a te. E alla fine, quando arrivi, la gioia profonda che resta nel cuore è dovuta alle confidenze, i nuovi legami che sono nati o i vecchi rinnovati.
Amici, Gesù è il Signore del rischio, è il Signore del sempre “oltre”. Gesù non è il Signore del confort, della sicurezza e della comodità. Per seguire Gesù, bisogna avere una dose di coraggio, bisogna decidersi a cambiare il divano con un paio di scarpe che ti aiutino a camminare su strade mai sognate e nemmeno pensate, su strade che possono aprire nuovi orizzonti, capaci di contagiare gioia, quella gioia che nasce dall’amore di Dio, la gioia che lascia nel tuo cuore ogni gesto, ogni atteggiamento di misericordia. Andare per le strade seguendo la “pazzia” del nostro Dio che ci insegna a incontrarlo nell’affamato, nell’assetato, nel nudo, nel malato, nell’amico che è finito male, nel detenuto, nel profugo e nel migrante, nel vicino che è solo. Andare per le strade del nostro Dio che ci invita ad essere attori politici, persone che pensano, animatori sociali. Che ci stimola a pensare un’economia più solidale di questa. In tutti gli ambiti in cui vi trovate, l’amore di Dio ci invita a portare la Buona Notizia, facendo della propria vita un dono a Lui e agli altri. E questo significa essere coraggiosi, questo significa essere liberi!
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