Quello strano luogo che tutti chiamiamo... casa!
Un po’ di tempo fa qualcuno mi ha
fatto notare la bellezza e l’importanza del verbo “abitare”, che deriva dal latino “habitare” che vuol dire stare, trovarsi, fermarsi, dimorare! Che
strano verbo…quante volte pensiamo “Oh si! Li ci sono stato!”…ma mi chiedo: ci
sei stato, ci siamo stati, c’eravamo veramente?! Quante volte ci siamo fatti
sfuggire luoghi, emozioni, immagini, paesaggi, sentimenti, persone che erano li
con noi, davanti a noi…ma noi non c’eravamo, non stavamo li, non dimoravamo in
quel MERAVIGLIOSO ISTANTE, fatto di secondi, minuti, giorni, mesi!
Ho sempre penato a respirare ogni
momento, ogni luogo…ma non so se ci sono sempre riuscita a pieno! Dopo aver
passato lontana la prima settimana da Casa del Nardo non riesco a far a meno di
sentire ancora attorno a me il suo profumo che “invade” non solo la tua pelle,
ma soprattutto il tuo cuore…e ti fermi a pensare a com’è stato possibile che in
meno di due anni quelle quattro mura sono diventate CASA! Sappiamo che ciò che
noi chiamiamo casa non sono solo mura, mobili, ecc ma sono PERSONE, e solo
grazie a loro il profumo rimane per giorni, per mesi…per anni!
E poi eccomi di nuovo, in men che
non si dica, nella casa in cui sono nata cresciuta, nella quale nonostante i
mesi passati lontano da essa, mi ricordo ogni minima cosa, ogni piccolo segno
sul muro, ogni tazza riposta sempre nello stesso punto, ogni foto sparsa per
casa simbolo della nascita e della crescita di questa FAMIGLIA! Ed è fermandomi
sulla parola famiglia che penso alle nuove famiglie che intorno a me si stanno
creando (colgo l’occasione per mandare un abbraccio a tutti i novelli sposi!),
penso alle loro case, ovunque esse si trovino, che spero siano sempre DIMORA
per loro e per gli altri!
Ma quante volte in una vita
potremmo sentirci a casa? Reputo casa mia i luoghi in cui ho abitato, la scuola
che ho frequentato, la parrocchia che mi ha cresciuta…reputo casa ciò che vedo
ogni volta che mi affaccio alla finestra: la mia immensa, infinita, maestosa
ETNA! Eh si, lei è donna, è femmina; non è il vulcano, è la montagna, “u’ muncibeddu” (il monte bello), lei che
domina su di noi, che come ogni donna ci protegge come una mamma, che cambia il
suo volto quando si surriscalda o quando si tranquillizza!
Ogni mattina affacciandomi e
guardandola, respiro e penso…CASA! Ma è casa anche qualsiasi altro luogo in cui
ci si sente accolti, amati, voluti bene, in cui ci si prende cura a vicenda (a
volte anche “dietro le quinte”)! Allora penso alla mia nuova futura casa che mi
aspetta, penso a quel “rifugio sicuro e cantuccio accogliente” che spero potrà
essere per me, per colui che vivrà questa avventura con me, per gli amici, la
famiglia e chiunque verrà a trovarci!
Il mio augurio in questa giornata
di luglio calda ed afosa è di riuscire sempre a trovare un luogo in cui
ABITARE!
Alessia
Alessia




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