Per una volta
Sospirare.
Dannato lamento facile.
Eppure
vederlo
che la luce ogni giorno
ostinata
irradia di chiarezza
e calore
il tutto.
Intuirlo
che anche nella terra più calpestata
torturata
dorme un piccolo seme
- orgoglio della natura –
in attesa di morire
e risorgere.
Pensarlo
quel sofferente sollievo
della madre
generatrice
che ora è svuotata
ora riposa tranquilla, in silenzio
ipnotizzata dal ritmico rigonfiarsi di quei piccoli polmoni
frutto del suo grembo.
Crederlo
il tempo,
il proprio tempo!
Non come palcoscenico di un arido monologo
casualità.
Ma come petto palpitante,
possibilità
per quell’abbraccio che salva
per la grazia prodigiosa
di poter piangere
e pregare
sulla tua spalla
Vita.
Allora, forse
tu lo sai
che da Amore provieni
e ad Amare sei destinato.
Sospira. E poi
taci per una volta.
Ringrazia
per una volta.
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